In qualità di professionista della prima infanzia, ritieni che il tuo approccio sia inclusivo di gruppi diversi, minoranze e vulnerabilità incluse? Quali approcci adotti per garantire che i bisogni di tutti i bambini siano soddisfatti? Il progetto Diversity+ mira a fornire gli strumenti per progettare servizi inclusivi e di qualità per la prima infanzia.
Lanciato a fine ottobre, DIVERSITY+ mira a sviluppare strumenti di governance, benchmarking e professionalizzazione per lo staff attivo nel settore dell’Educazione e cura della prima infanzia – ECEC, al fine di ottimizzare gli standard qualitativi riferibili all’inclusione della diversità nelle strutture ECEC formali e non formali.
L’ECEC – ovvero la fase precedente l’istruzione primaria – è riconosciuta come fondamento essenziale del lifelong learning. Il Pilastro Europeo dei Diritti Sociali esprime, fra gli altri, il diritto dei bambini a un’istruzione e una cura accessibile e di qualità fin dalla prima infanzia. Questo si rivela tanto più significativo, e urgente, per i bambini appartenenti a gruppi vulnerabili o svantaggiati.
Le strutture, gli approcci e i servizi ECEC non sono sempre progettati per soddisfare le molteplici esigenze e specificità dei bambini. Questo risulta evidente analizzando i dati sull’accesso di minoranze e gruppi svantaggiati all’ECEC. Un approccio di questo tipo lascia i professionisti ECEC incerti su come sviluppare servizi che risultino inclusivi per l’intera gamma di bisogni e vulnerabilità. Diversity+ è stato concepito per colmare questa lacuna.
Diversity+ vuole consentire alle organizzazioni ECEC di evolvere e sviluppare approcci che risultino inclusivi per tutte e tutti, partendo dal Quadro di qualità ECEC elaborato dall’UE.
Le risorse sviluppate grazie al progetto daranno il via ad un approccio strutturato per la pianificazione di servizi ECEC inclusivi e di qualità. In dettaglio, il progetto offre:
– una Carta dei requisiti minimi necessari affinché un’organizzazione ECEC si possa considerare Diversity positive, ovvero olisticamente inclusiva;
– uno strumento di valutazione digitale interattivo, che i manager ECEC possano utilizzare per valutare la qualità dei servizi correnti e tracciare la rotta per il miglioramento;
– un EQF, nonché risorse formative rilevanti, per la definizione della figura del Diversity Ambassador;
– un serious game a supporto dei professionisti ECEC che intendano rimuovere atteggiamenti negativi e pregiudizi tra i bambini, promuovendo empatia, compassione e consapevolezza in materia di uguaglianza e accettazione delle differenze.
Il progetto è cofinanziato dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea. Il consorzio, coordinato da CIAPE, è composto da 7 partner provenienti da 6 Paesi europei.
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